La compagnia teatrale del Sacco

Un esempio di Terza Missione ante litteram: ricordare la Compagnia del Sacco, fondata da Laura Vizzotto

Un gruppo di studenti di medicina del polo Vialba presso l’ospedale Sacco, incoraggiati e guidati dalla docente Laura Vizzotto, hanno organizzato per diversi anni spettacoli teatrali che hanno coinvolto in momenti di riflessione e svago anche la cittadinanza, anticipando le istanze che sarebbero state poi valorizzate come Terza Missione. Un modo di ricordare che l’esperienza del medico implica anche una formazione umana e personale: come Laura Vizzotto sempre insegnò ai suoi studenti, prodigandosi nel lavoro universitario fino alla sua prematura scomparsa.

Il Laboratorio teatrale “La Compagnia del Sacco” nacque nel 2006 dalla volontà di un gruppo di studenti del corso di laurea in Medicina e Chirurgia – polo Vialba e di Laura Vizzotto, docente e allora presidente del corso di studi.

La compagnia teatrale voleva essere un’occasione di incontro fra il corso di laurea, l’Università e l’ospedale Luigi Sacco, sede didattica del corso di studi, che permettesse di costruire insieme momenti di riflessione e di svago. Il primo obiettivo che si pose in questo senso fu quello di mettere in scena una commedia che, pur essendo rivolta a qualsiasi pubblico, avesse un forte significato per il particolare contesto accademico e ospedaliero in cui si collocava. La scelta per il debutto cadde sull’opera di Jules Romain, Knock o il trionfo della medicina (il video è disponibile sul sito di UniMI). L’ospedale concesse l’uso della propria aula magna, dotata di un palco, e degli spazi limitrofi per la rappresentazione e le prove. Nel giugno 2006 la Compagnia del Sacco debuttò aprendo le porte dell’ospedale e del corso di laurea non solo agli abituali frequentatori (studenti, docenti, personale tecnico-amministrativo dell’università, dirigenti ospedalieri), ma anche ad una comunità esterna all’ambiente accademico e ospedaliero che, incuriosita dall’iniziativa, si presentò all’evento.

Nel dicembre dello stesso anno la Compagnia del Sacco ripropose la commedia presso l’aula magna dell’Università in occasione della festa di Natale della Facoltà di Medicina e Chirurgia.

Dopo quel primo debutto, la Compagnia del Sacco mise in scena altre sette commedie teatrali, diventando una realtà consolidata nel contesto del corso di laurea, con il coinvolgimento di un numero sempre maggiore di studenti. Queste iniziative consentirono non solo di rafforzare il legame tra il corso di laurea e l’Ospedale, ma anche di creare un legame con una comunità esterna a questi ambienti, che si appassionò alle iniziative del laboratorio teatrale, diventandone sostenitrice e finanziatrice a tutti gli effetti quando a partire dal novembre 2007, si fondò “l’Associazione “Compagnia del Sacco””.

La Compagnia del Sacco si esibì anche presso teatri del territorio per sostenere raccolte fondi a favore di realtà del mondo del volontariato, come l’H.S.O.S. Ospedale Sacco Obiettivo Sangue Associazione di Donatori di sangue e il Saint Bernard Health Centre di Hanga Abbey in Tanzania, per il quale si contribuì all’acquisto di un’autoambulanza.

La Compagnia del Sacco andò in scena per l’ultima volta nel 2015.

La storia della compagnia racconta l’incontro di percorsi di vita diversi: da una parte il percorso intrapreso da giovani ragazze e ragazzi con il sogno di diventare medici e mediche, che avevano scelto per la loro formazione il Polo didattico Vialba e che mai avrebbero pensato durante la loro formazione universitaria di diventare anche attori, costumisti, scenografi, tecnici audio e luci, suggeritori. Dall’altra la storia professionale di Laura Vizzotto, che in quel Polo didattico lavorò come docente per gran parte della sua carriera, lasciando un segno tangibile del suo operato fino ai giorni nostri.

L’unione di queste anime, apparentemente così distanti anche solo per ruoli ed età anagrafica, portò all’attivazione di un laboratorio teatrale e alla costituzione di un’Associazione culturale in grado di istillare nelle menti e nelle anime di coloro che la sostennero l’idea che la formazione medica possa e debba andare oltre la sola acquisizione di conoscenze e competenze, seppur fondamentali, ed essere anche un momento di arricchimento personale e umano.

Il laboratorio teatrale della Compagnia del Sacco è stato a tutti gli effetti un precursore dell’attuale Terza Missione, perché è nato da subito come iniziativa culturale con lo scopo sia di creare momenti di coesione tra studenti che condividevano un percorso di studi, che di avvicinare la cittadinanza alla realtà del corso di laurea in Medicina e Chirurgia-Polo Vialba e dell’Ospedale Luigi Sacco.

La sede decentrata e periferica del corso di laurea lo rendeva in effetti allora poco conosciuto all’ambiente cittadino, in un periodo in cui i social media non avevano ancora fatto la loro comparsa. Le iniziative della Compagnia del Sacco rappresentarono, in questo contesto, la possibilità di rendere nota la presenza, all’interno dell’Ospedale Sacco di una realtà vivace e interessante anche per chi non appartenesse allo stretto ambiente medico-sanitario.

Laura Vizzotto fu sicuramente tra i primi ad intravedere la necessità di dimostrare che la formazione medica dovesse rappresentare una crescita anche umana e personale per coloro che l’abbiano intrapresa.

In università, ed in particolare nel contesto della facoltà di Medicina e chirurgia, Laura Vizzotto ha avuto un ruolo estremamente attivo, presiedendo numerose commissioni, dedicandosi in particolare con perseveranza a quella relativa alla valutazione della didattica, che riteneva uno strumento indispensabile per un’offerta formativa sempre migliore.

È stata presidente del corso di laurea in Medicina e chirurgia – Polo Vialba, coordinatrice della Scuola di dottorato di Scienze morfologiche e delegata del Preside della facoltà di Medicina e chirurgia nella Commissione didattica del Senato accademico.

Certa che “la conoscenza rende liberi”, Laura Vizzotto ha insegnato con passione, entusiasmo e grande energia, trasmettendo rigore, serietà, e motivazione a diverse generazioni di studenti che ricordano ancora cosa scrisse loro in occasione di una riflessione sull’impegno richiesto durante il percorso di studi: «Cari futuri medici sarebbe ora di imparare la perseveranza e la fortezza, l’impegno e l’orgoglio di quello che si fa, la resistenza alla fatica e alle seccature, la capacità di soffrire con serenità ed ottimismo: ma questo può avvenire solo se veramente amate quello che fate, se credete veramente nelle vostre scelte, se fermamente desiderate conquistare le vostre mete. Altrimenti la vostra professione diventerà un fardello pesante finalizzato solo al guadagno, un carcere da cui sarà sempre più difficile uscire».

Nel 2014 è scomparsa prematuramente a seguito di una grave malattia che ha affrontato fino alla fine con coraggio, dignità e determinazione.

Negli anni a seguire il Corso di laurea ed il Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche (DIBIC) hanno ricordato l’opera preziosa ed instancabile di Laura Vizzotto istituendo un premio per la migliore tesi redatta da uno studente del Polo Vialba.