La tecnologia può davvero curarci? E cosa significa veramente “inclusione” nel contesto della salute?
Queste sono solo alcune delle domande che verranno affrontate nell’evento, organizzato dal Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale, dedicato a esplorare le intersezioni tra cura, diritti e innovazione.
In occasione degli eventi celebrativi del Centenario, l’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con la Fondazione Bullone e Ascolom APS, invita la cittadinanza a partecipare a una conversazione aperta e generativa. Un’occasione per riflettere sulle necessità e le opportunità del percorso di cura, mettendo in luce le potenzialità e i rischi associati all’uso della tecnologia in ambito sanitario, ma anche sulle nuove frontiere dell’inclusione.
L’appuntamento è per giovedì 14 novembre dalle ore 16:30 alle ore 18:30 presso la Sala Napoleonica in via Sant’Antonio 12 a Milano.
Dopo i saluti istituzionali del direttore del dipartimento, professoressa Chiara Amalfitano, i giovani del Bullone, che hanno vissuto esperienze di malattia significative, si confronteranno con esperti del settore: Filippo Peschiera, Maria Jaime e Sabrina Tanzi di Ascolom APS, insieme alla professoressa Cecilia Sanna. Un dialogo intergenerazionale e aperto con il pubblico per riflettere su come la tecnologia possa contribuire a un’idea di cura più inclusiva e rispettosa dei diritti di tutti.
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