Il primo corso di chirurgia robotica all’Università degli Studi di Milano

L’installazione di sistemi robotici a doppia consolle (una per il chirurgo esperto e una per l’allievo) a partire dal 2020 ha dato avvio presso il Dipartimento di Scienze della salute dell’Università deli Studi di Milano a una intensa attività di chirurgia robotica, che si è rapidamente sviluppata su tre fronti: la formazione degli studenti, con corsi di Chirurgia robotica diventati punti di riferimento a livello nazionale; la clinica, con oltre mille cittadini che hanno ricevuto interventi prestati attraverso il Servizio sanitario nazionale; la condivisione dell’innovazione a livello internazionale, attraverso congressi e la costante presenza di chirurghi in visita.

Tutto è partito nel 2020, quando un sistema robotico DaVinci Xi dotato di doppia consolle e simulatore virtuale di ultima generazione Sim Now è stato installato presso il blocco operatorio del presidio ospedaliero San Paolo, Polo Universitario dell’Università degli Studi di Milano.
Nell’Ateneo si è così attivato un percorso formativo di insegnamento della chirurgia robotica, grazie alla collaborazione con Regione Lombardia, con la ASST Santi Paolo e Carlo e la presenza dei massimi esperti a livello internazionale, come Paolo Pietro Bianchi, docente di Chirurgia generale, e Bernardo Rocco, docente di Urologia: la Scuola rappresenta oggi una solida realtà ed è fiore all’occhiello della sanità pubblica lombarda.

La chirurgia ad alta complessità tecnologica, che si avvale soprattutto dell’impiego della robotica, rappresenta l’evoluzione più avanzata della chirurgia laparoscopica: tra i suoi molti vantaggi offre un miglioramento della visione del campo operatorio (in tre dimensioni); inoltre grazie all’ausilio di strumenti innovativi, che consentono movimenti più ampi, precisi e risolutivi, agevola l’operato del chirurgo durante l’esecuzione di interventi di chirurgia resi complessi da problematiche anatomiche dei pazienti; infine garantisce lo sviluppo di processi tecnologicamente avanzati rivolti alla cura dei cittadini e, ultimo ma non meno importante, riduce l’invasività chirurgica e il periodo di degenza ospedaliera.

Sala operatoria robotica

Al progetto di formazione l’Università ha associato un programma clinico di sviluppo della chirurgia robotica multidisciplinare, che interessa un ampio ventaglio di specialità, tra cui sono comprese chirurgia generale, urologia, ginecologia, chirurgia della testa e del collo, chirurgia toracica.

Presso l’ospedale San Paolo sono state allestite una sala operatoria integrata con installazione di sistema robotico dotato di doppia consolle e aule didattiche fornite di collegamento con la sala operatoria per la live surgery e simulatore robotico. Ciò ha permesso negli anni successivi e fino ad oggi, che l’attività di chirurgia robotica svolta presso il Dipartimento di Scienze della Salute (DISS), in collaborazione con Regione Lombardia ed ASST Santi Paolo e Carlo, possa aver avuto uno sviluppo importante su tre fronti: l’attività clinica, l’attività formativa e la visibilità internazionale.

Dal punto di vista dell’attività clinica, questa ha raggiunto un volume unico in Italia: a livello territoriale l’esplosione di interventi robotici ha permesso a oltre mille cittadini afferenti agli Ospedali San Paolo e San Carlo di essere operati con tecniche innovative attraverso il Servizio sanitario nazionale. Nel solo 2022 ne sono stati eseguiti più di 600.  
Tra questi, si annoverano interventi ad alta complessità, spesso per patologie oncologiche, che hanno visto coinvolte alla consolle del robot anche due équipe contemporaneamente: la peculiarità in questo caso è stata quella di avere gestito due tumori diversi simultaneamente, senza necessità di variazione nella posizione del paziente e agevolando così la gestione contemporanea di più patologie in multiéquipe.

Sul fronte della formazione, la regione Lombardia nel 2021 ha individuato la ASST Santi Paolo e Carlo come centro di riferimento per la formazione in chirurgia robotica. Dal punto di vista della formazione le piattaforme robotiche rappresentano oggi un sistema didattico unico, che consente, attraverso la simulazione virtuale e l’utilizzo di doppie consolle, di rivoluzionare il metodo di apprendimento delle tecniche chirurgiche.

Braccio robotico

Le competenze costruite intorno a questa tecnologia hanno permesso l’avvio di corsi universitari indirizzati agli specializzandi delle scuole di Chirurgia generale, ma anche percorsi aperti ad altri profili diventati un punto di riferimento a livello nazionale per lo sviluppo, l’estensione e il trasferimento delle conoscenze di sistemi innovativi di robotica applicata alla chirurgia.
I corsi rispondono alle esigenze formative e chirurgiche ormai consolidate in tutto il mondo per quanto riguarda lo sviluppo dell’insegnamento nell’utilizzo della macchina robotica sino al tutoraggio in sala operatoria per lo start-up del programma chirurgico.
A partire da ottobre 2022 presso il Dipartimento sono state rese disponibili due nuove piattaforme robotiche, HugoRAS (Medtronic) e Versius surgical system (CMR), che si sono affiancate ai due robot Da Vinci già in sede.
Le nuove piattaforme robotiche presentano alcune peculiarità vantaggiose, fra cui la consolle chirurgica aperta e la presenza di braccia robotiche separate; caratteristiche dei nuovi dispositivi installati sono la grande versatilità, la gestione semplice nel contesto dell’organizzazione della sala operatoria, la riduzione dei costi legati alla tecnologia. Nell’ambito del progetto della Scuola di Formazione in Chirurgia Robotica, questi nuovi sistemi hanno garantito la possibilità di formazione multi-specialistica e multipiattaforma in una singola sede.

Docenti di riferimento:

Paolo Pietro Bianchi, docente di Chirurgia generale

Bernardo Rocco, docente di Urologia